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Biblioteca

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La memoria della famiglia

Documenti e carteggi dal XIII secolo ad oggi

La contessina Maria Fiorenzi, nubile, detta zia Mimmi, è stata la custode dell’archivio di famiglia fino al 1982. Dopo la sua morte, l’incarico passò al nipote Gianlorenzo, l’attuale conte e proprietario della dimora storica.

  • Archivio storico
  • Ritratto di donna
  • Orologio a pendolo
  • Miniatura di uomo
  • Orologio a pendolo
  • Scrittoio

Archivio storico

L’importante archivio fu composto da Francesco, l’ultimo abate dell’abazia di Castel Baldo, abazia data in enfiteusi perpetua alla nostra famiglia nel 1571 da papa Pio V. Un suo antenato, monsignor Teodosio, fu cameriere segreto e ministro dei memoriali del papa, fatto poi santo, che lo ricompensò dei suoi servigi, conferendogli in enfiteusi l’abazia di Santa Maria di Castelbaldo e il titolo di conti di Monte Cerno alla sua discendenza. Nei secoli tra la fine del XIII secolo e la fine del XIX secolo furono raccolti moltissimi carteggi, stampe, pergamene, passaporti e documenti vari, più o meno importanti, ordinati in volumi rilegati dall’abate Francesco nell’ultimo quarto del ‘700. L’archivio è arricchito con oltre 150 pergamene, la più antica del 1270 fino a quelle più recenti di fine ‘700, e dai sigilli di monsignor Teodosio, divenuto poi vescovo di Osimo nel 1588, e di altri abati della famiglia.

Ritratto di donna

Giuseppina Della Porta, giovane fidanzata del conte Teodosio Fiorenzi, pochi mesi prima del matrimonio muore prematuramente, dopo breve e terribile malattia. Scriveranno di lei: “Giuseppina dei conti Della Porta, consumata da lenta malattia polmonare ribelle alle cure e agli sforzi dell’arte medica, il 3 aprile, consolata da tutti i conforti di nostra santa religione, nel fiore dei suoi ventidue anni non compiuti rese a Dio l’anima bella. Pia, mansueta, ingenua, prossima a incoronarsi delle gioie nunziali nell’amore del fidanzato conte Teodosio Fiorenzi di Osimo, accolse con tutta rassegnazione i decreti del Cielo sulla sua vita. Se il gelo di morte disseccò i fiori nunziali a te apparecchiati, ben più freschi e olezzanti per te ne avviva e colora il sommo Sole nell’eterna primavera”.

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La più antica
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Pergamene
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Secoli

Orologio a pendolo

Orologio a pendolo antico parigina Luigi Filippo in bronzo dorato e bronzo argentato raffigurante una figura femminile con un bimbo in grembo. Doratura al mercurio, epoca metà ‘800 – Luigi Filippo, provenienza Francia, quadrante firmato “Romanet – à Lons Le Saunier“.

Miniatura di uomo

Carlo Fiorenzi, di Teodosio. Un bel viso, un po’ allungato, simpatico e allegro, una ‘scucchia’ piuttosto pronunciata e il solito naso importante di tutti i fratelli, sorelle comprese. Frequenta l’accademia militare di Modena e va in guerra, viene ferito più volte e decorato di molte medaglie. E’ stato un temerario, come si legge dalle motivazioni delle medaglie che gli hanno conferito. Uno studente guerriero, poiché passa i quattro anni della grande guerra tra le trincee del Carso e le aule dell’università di Bologna. Terminata la guerra, si laurea in ingegneria e comincia ad esercitare la professione a Roma dove, pochi anni dopo, nel ’25, muore alla tenera età di 30 anni per una brutta malattia polmonare, recidiva dei patimenti subiti durante la lunga guerra di trincea.

Scrittoio

Scrittoio in bois de rose di pregevole fattura, XVIII secolo, completamente originale, con piano scorrevole e cinque cassetti.
E’ stato lo scrittoio del conte dal ‘700 ad oggi.

Contattaci per maggiori informazioni.
Vi racconteremo la nostra storia, se vorrete!


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