Alcuni dettagli della suite
Quadro “Venere che benda Amore”
Copia coeva del quadro dipinto da Tiziano Vecellio (1488/1490-1576), uno dei protagonisti della pittura rinascimentale europea del Cinquecento, nonché considerato uno dei più grandi artisti della storia dell’arte. Esponente della pittura tonale e della scuola veneta.
Cassaforte a muro
La cassaforte, realizzata nel XVIII secolo, rappresenta un pregevole esempio dei sistemi di sicurezza del periodo. E’ composta da un fronte in ferro cesellato, con toppa nascosta da un segreto e apertura a chiave anch’essa protetta da un segreto e da una cassa lignea a scomparti inserita nel muro.
Quadro capoletto
Il quadro ad olio, dipinto da ignoto, che rappresenta probabimente santa Lucia martire, era il capoletto della contessa Eleonora Della Porta, moglie di Teodosio Fiorenzi. La contessa visse tutta la sua vita, dalla seconda metà dell’800 ai primi anni 40 del ‘900 nel palazzo, mettendo al mondo otto figli, uno solo dei quali, Lorenzo, ebbe discendenza maschile.
Veduta di Parigi
Pregevole tocco a penna di Caspar Adriaenz van Wittel, detto Casper. Conosciuto in Italia come Gaspare Vanvitelli, o Gaspare degli Occhiali (Amersfoort, 1653 – Roma, 13 settembre 1736), è stato un pittore olandese naturalizzato italiano. Francesco Fiorenzi, ultimo abate dell’abazia di Santa Maria di Castelbaldo, di proprietà della famiglia, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo, lasciò il quadro in eredità al nipote Giovanni: “Al signor conte Giovanni Fiorenzi, mio diletto nipote, lascio per ragione di legato tutti gli apparati, tutte le sedie e i tavolini tanto di marmo che di legno, la caminiera con il suo specchio, tutti i quadri fatti a penna con sue cornici dipinte a color di porfido e contornate con intagli dorati, e con i cristalli avanti, che sono in tutti tra grandi e piccoli, numero sessanta, fatti dal celebre Gaspare Vanvitelli, da me acquistati in Roma nell’estinzione della famiglia Raggi e tutti i libri di mia pertinenza”.